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 Van Der Sar

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C. Ronaldo
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C. Ronaldo


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MessaggioTitolo: Van Der Sar   Van Der Sar Icon_minitimeDom Lug 05, 2009 11:09 pm

Edwin van der Sar (Voorhout, 29 ottobre 1970) è un calciatore olandese, portiere del Manchester United e della Nazionale olandese.

È famoso per essere un para-rigori, non avendo fra l'altro subito gol dal dischetto per un anno e 5 mesi (dal 26 dicembre 2006 al 26 aprile 2008). La sua costanza nel rendimento gli ha permesso di mettere a segno molti record d'imbattibilità (tutt'ora ineguagliati), tra i quali quello riguardo le gare ufficiali delle nazionali, che stabilì tra il 2005 e il 2006 non subendo gol per addirittura 1013 minuti (nei quali parò anche un rigore a Tomáš Rosický) e quello individuale della UEFA Champions League, che mise a segno nella stagione 1995-1996 con l'Ajax.[senza fonte]

È infine il recordman anche di presenze nella Nazionale olandese, avendone collezionate 130 (battendo il precedente record di 112 appartenente a Frank de Boer).
Fino a sedici anni, giocava solo saltuariamente a calcio con gli amici, nella piccola squadra dilettantistica VV Noordwijk. Quando però un emissario dell'Ajax lo andò a visionare e gli propose un contratto, lui accettò e si trasferì ad Amsterdam.[senza fonte] Il suo esordio avvenne il 23 aprile 1991 in una gara del campionato olandese tra Ajax e Sparta (1-0 il risultato finale). Giocò tutte le restanti partite di quel campionato, ma l'allenatore van Gaal preferì affidarsi almeno per un'altra stagione all'esperienza di Stanley Menzo. Anche nella stagione seguente, dunque, trovò poco spazio: riuscì comunque a vincere il suo primo trofeo prestigioso in carriera, la Coppa UEFA, conquistata nella doppia finale contro il Torino: 2-2 allo Stadio delle Alpi e 0-0 ad Amsterdam.

Nel corso della stagione successiva (1992-1993), riuscì a conquistare anche il posto da titolare a scapito di Menzo, collezionando 19 presenze e vincendo la sua prima Coppa d'Olanda. La sua affermazione a livello nazionale avvenne nella stagione seguente, 1993-1994, durante la quale, oltre a laurearsi per la prima volta campione d'Olanda, venne nominato miglior portiere olandese della stagione (premio che poi vincerà per 4 stagioni consecutive).

La stagione 1994-1995 lo vide vincere per la seconda volta consecutiva il campionato olandese, e mettersi in luce anche in Champions League. Al suo esordio nel massimo torneo europeo, affrontò il Milan campione in carica per tre volte (due nella fase a gironi ed una in finale): in tutte e tre le occasioni mantenne la porta inviolata, e l'Ajax si laureò campione d'Europa per la quarta volta. Pochi mesi dopo, il 28 novembre dello stesso anno, andò a giocarsi la Coppa Intercontinentale al National Stadium di Tokyo contro i brasiliani del Grêmio: la porta rimase di nuovo imbattuta, e ai rigori finali decisiva fu la sua parata su Dinho. Laureatosi campione del Mondo, in tale stagione stabilì anche il record d'imbattibilità individuale della Champions League, non subendo gol per ben 658 minuti.

Al termine di quella stagione il giocatore si laureò per la terza volta consecutiva campione d'Olanda, raggiugendo anche la finale di Champions League per la seconda volta di seguito. La gara venne disputata allo Stadio Olimpico di Roma, e i "lancieri" si ritrovarono di fronte ancora una squadra italiana, stavolta la Juventus di Marcello Lippi. Dopo i tempi supplementari chiusi sul punteggio di 1-1, i rigori premiarono la Vecchia Signora, che dal dischetto ebbe la meglio sugli olandesi per 4-2.

Nella stagione successiva (1996-1997) il titolo olandese venne conquistato dal PSV Eindhoven, mentre in Europa il percorso della squadra biancorossa venne fermato nuovamente dalla Juventus, stavolta in semifinale. Il digiuno di trofei durò solo una stagione: l'anno successivo (1997-1998), infatti, la squadra riconquistò il titolo nazionale. Curiosamente, nella penultima gara di quel campionato, giocata il 3 maggio 1998 contro il De Graafschap, mise a segno un gol su rigore. Il 17 maggio la squadra vinse anche la Coppa d'Olanda battendo per 5-0 il PSV Eindhoven nella finale giocata al Feijenoord Stadion di Rotterdam; venne nominato portiere olandese della stagione per il quarto anno consecutivo e venne anche nominato giocatore olandese dell'anno.

La stagione seguente (1998-1999) fu la sua ultima all'Ajax. Quell'anno la squadra si aggiudicò per la seconda volta consecutiva la Coppa d'Olanda, battendo in finale il Fortuna Sittard per 2-0. Il 23 maggio 1999 giocò la sua ultima partita con l'Ajax nell'ultima gara di campionato contro il NAC Breda. Prima di lasciare il club, gli venne dedicata una passerella d'addio all'Amsterdam Arena, durante la quale venne applaudito e ringraziato da tutto lo stadio.È stato il primo portiere straniero della storia della Juventus. Inizialmente non trovò problemi ad integrarsi nell'ambiente juventino,[senza fonte] dove ritrovò il suo già compagno anni prima all'Ajax e in Nazionale, Edgar Davids, che lo aiutò con la lingua italiana. La sua prima stagione in bianconero (1999-2000) partì molto bene, dopo aver vinto la Coppa Intertoto, con le sue prestazioni contribuì alla grande fuga della Juventus a metà campionato, andando anche vicino a stabilire il nuovo record d'imbattibilità in Serie A. Ma nelle ultime partite la squadra bianconera subì un calo permettendo alla Lazio di rientrare in corsa e vincere il titolo. A livello personale la sua prima stagione in Italia rimase comunque ottima, dove subì appena 19 goal in ben 32 presenze in campionato.

La stagione seguente (2000-2001) fu quella più difficile della sua carriera, in quel periodo ebbe dei problemi di vista e personali che ne influenzarono in molte fasi della stagione il rendimento.[senza fonte] Nella prima parte della stagione commise diversi errori: tra i più criticati quello contro la Lazio, su un debole tiro di Salas da fuori area, e quello su una punizione di Paulo Sousa in Champions League contro il Panathinaikos. In seguito si riprese, dando continuità alle sue prestazioni. Si rese decisivo nel pareggio ottenuto all'Olimpico contro la Roma per 0-0, compiendo due grandi interventi su Batistuta prima, e su Totti poi. Fu decisivo anche in altre gare, come quella contro il Perugia al Renato Curi, e quella contro la Reggina in casa. Ma nella gara di ritorno contro la Roma, proprio un suo errore costò il gol del pareggio allo scadere da parte dei romanisti, quando su un tiro di Nakata dal limite sbagliò la direzione della respinta permettendo a Montella di mettere a segno la rete del 2-2, dopo che la Juventus si era trovata in vantaggio a fine primo tempo per 2-0, grazie ai gol di Del Piero e Zidane. Nelle ultime gare di campionato la Roma riuscì a mantenere, se pur a fatica, il primo posto e a sconfiggere i bianconeri nella corsa al titolo. Fu ancora una volta il portiere meno battuto del campionato, ma la dirigenza della Juventus lo cedette al Fulham.Nell'estate del 2001 diversi quotidiani accostarono il suo nome a squadre come Arsenal, Manchester United e Liverpool,[senza fonte] ma alla fine scelse di accettare l'offerta del meno blasonato Fulham del miliardario egiziano Mohamed Al-Fayed. Si ambientò subito bene nel club londinese e giocò la stagione 2001-2002 ad alti livelli, guidando la squadra fino alla semifinale di FA Cup e contribuendo alla qualificazione alla Coppa Intertoto. Fra l'altro in una gara di Premier League giocata al Craven Cottage contro il Newcastle, parò un rigore ad Alan Shearer.

Nella stagione successiva (2002-2003) conquistò la Coppa Intertoto e sfornò di nuovo prestazioni di alto livello, parando ancora una volta un rigore a Shearer, stavolta al St James' Park. Nel mese di novembre neutralizzò anche altri due rigori, uno a Stern John del Birmingham City e l'altro a Dwight Yorke, ex giocatore del Manchester United che allora militava nel Blackburn. A metà campionato subì un grave infortunio, che lo tenne fuori per tutte le restanti partite di quella stagione.

Nel 2003-2004 ritornò dall'infortunio e disputò una stagione molto esaltante. Iniziò parando un rigore, e contribuendo alla vittoria nella prima gara stagionale di Premier League, che vedeva opposti i Cottagers al Middlesbrough. Il 25 ottobre 2003 contribuì anche alla vittoria all'Old Trafford contro i campioni in carica del Manchester United, ed il 30 novembre sfornò un'importante prestazione nel derby contro l'Arsenal. Il 17 aprile 2004 offrì un'ottima prestazione contro il Liverpool, permettendo alla sua squadra di cogliere un pareggio per 0-0, parando anche un rigore a Steven Gerrard. A fine stagione venne nominato miglior giocatore del Fulham dell'anno.

La stagione 2004-2005 fu quella che segnò un'altra importantissima svolta nella sua carriera, corollata da due rigori parati nella partita contro l'Aston Villa, il 2 febbraio 2005 al Craven Cottage, ad Ángel. A fine stagione ricevette l'offerta da parte del Manchester United di Alex Ferguson, richiesto per colmare il "buco" lasciato dopo l'addio al calcio di Peter Schmeichel. Si concluse così la sua avventura al Fulham, dove è tutt'ora ricordato come il miglior portiere che abbia mai giocato nei Cottagers.

Stagione 2005-2006

Trasferitosi ai Red devils nell'estate del 2005, esordì il 9 agosto in una gara valevole per il terzo turno dei preliminari di Champions League contro gli ungheresi del Debrecen. In campionato fece il suo esordio il 20 agosto al Goodison Park contro l'Everton (2-0). Nelle prime sei partite della stagione non subì nemmeno un gol. Subì il suo primo gol nel derby contro il Manchester City (1-1). Il 3 gennaio 2006 lui e il Manchester United giocarono per l'ultima volta nel legendario Highbury, (stadio che poi fu demolito dopo la fine di quella stagione, contro l'Arsenal (0-0). Il 26 febbraio conquistò il suo primo trofeo con il Manchester United, battendo 4-0 il Wigan Athletic in finale di Carling Cup, al Millennium Stadium. Chiuse la sua stagione sfornando una grande prestazione durante la partita contro il Celtic, organizzata in onore di una delle più grandi leggende della storia del Manchester United, Roy Keane, che terminò 2-0 a favore dei Red Devils.

Stagione 2006-2007

La stagione 2006-2007 si aprì il 5 agosto 2006 con la conquista dell'LG Amsterdam Tournament, battendo nella gara decisiva i padroni di casa dell'Ajax per 0-1, con un gol su punizione di Ryan Giggs: l'uomo partita fu proprio Van der Sar (l'ex di lusso della gara), che parò un rigore a Klaas Jan Huntelaar. Il 4 febbraio 2007, nella gara giocata al White Hart Lane contro il Tottenham (4-0), sulla ribattuta di una parata su Robbie Keane, venne involontariamente colpito in pieno volto dallo stesso attaccante irlandese, perdendo conoscenza per alcuni minuti e rischiando di subire un gravissimo infortunio, che ne avrebbe potuto compromettere seriamente la carriera. Tornò in campo da titolare dopo soli venti giorni, nella trasferta al Craven Cottage contro la sua ex squadra, il Fulham (2-1 per lo United). Il 5 maggio giocò il derby contro il Manchester City (1-0), nel quale parò un rigore a Darius Vassell, che fino a quella gara non aveva mai fallito un penalty durante la stagione. A fine stagione vinse il campionato e venne nominato miglior portiere della stagione 2006-2007 della Premier League e inserito anche nella "Top 11". Il 19 maggio perse la finale di FA Cup contro il Chelsea (1-0).

Stagione 2007-2008

Nella stagione successiva, 2007-2008, giocò quella che forse è stata la stagione migliore della sua carriera. Il 5 agosto 2007, nella finale di Community Shield contro il Chelsea (1-1 al 120'), parò 3 rigori su 3, neutralizzando i tiri dal dischetto di Claudio Pizarro, Frank Lampard e Shaun Wright-Phillips. In seguito subì un infortunio in allenamento che lo tenne fuori per diverse gare, fino a quando non fece il suo rientro il 5 gennaio 2008, nella gara di FA Cup contro l'Aston Villa (2-0). Si rivelò una pedina importante anche in match chiave per il titolo come quello contro l'Arsenal all'Old Trafford, dove salvò varie volte il risultato con grandi parate, e contro il Liverpool mantenne ancora la porta inviolata, mettendo a segno un record mai riuscito a nessun altro portiere della storia del Manchester United: mantenere la porta imbattuta per tre stagioni intere contro i rivali storici del Liverpool. Si rivelò importantissimo anche nella scalata dei Red devils alla finale della Champions League, tenendo la porta imbattuta per 5 gare di fila nella massima competizione europea. L'11 maggio si è poi laureato Campione d'Inghilterra per la seconda volta consecutiva, grazie alla vittoria contro il Wigan in trasferta per 2-0. Il 21 maggio è andato a giocarsi la sua terza finale di Champions League della carriera, nella storica finale tutta inglese contro i rivali del Chelsea (1-1 al 120'): furono necessari ancora una volta i calci di rigore a decidere l'eterna sfida stagionale fra Manchester United e Chelsea; parò il rigore decisivo di Nicolas Anelka, laureandosi campione d'Europa per la seconda volta in carriera e raggiugendo quota 30 trofei vinti in carriera fra premi di squadra ed individuali.

Stagione 2008-2009

Il 10 agosto 2008 ha iniziato la nuova stagione vincendo la Community Shield nella partita contro il Portsmouth (vittoria ai rigori). Il 12 dicembre 2008 ha prolungato il suo contratto con lo United per un altro anno, fino alla stagione 2009-2010. Il 27 gennaio 2009 ha stabilito il nuovo record di imbattibilità nella Premier League, facendo registrare 1032 minuti (11 partite) senza subire reti e battendo, in tal modo, il precedente primato che apparteneva a Petr Čech. La sua imbattibilità si è fermata a 1.311 minuti il 4 marzo nella partita contro il Newcastle (1-2)[1]. Si è dimostrato uno dei punti di forza del Manchester United che ha vinto il campionato con una giornata di anticipo e per la terza volta di fila, giocando però in modo non impeccabile la finalissima di Champions League a Roma.
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MessaggioTitolo: Re: Van Der Sar   Van Der Sar Icon_minitimeGio Lug 09, 2009 1:51 am

E' stato anche alla Juventus,ma ha avuto problemi di vista nella seconda stagione e mi dispiace!
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MessaggioTitolo: Re: Van Der Sar   Van Der Sar Icon_minitimeGio Lug 09, 2009 1:56 am

Infatti ho letto che non ha giocato quasi per niente
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MessaggioTitolo: Re: Van Der Sar   Van Der Sar Icon_minitime

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